Il processore è il cuore pulsante di un dispositivo elettronico. Oggi più che mai la sua performance la dice lunga anche sulla qualità dei compiti che il software impartirà ad esso. L’importanza di questa componente è assolutamente centrale, ed è uno dei criteri di scelta secondo cui selezionare uno smartphone piuttosto che un altro.
Cos’è il processore e qual è la sua importanza?
Come precedentemente accennato, il processore è il cuore pulsante che dà vita fattivamente alle operazioni richieste dall’utente. La sua importanza è centrale, in quanto, senza di esso i dispositivi elettronici come smartphone, computer, tablet (e moltissimi altri) non potrebbero funzionare.
E’ usanza comune andare a confondere il processore con il “chipset”: per quanto lo si possa citare anche con questa seconda nomenclatura, il termine non va ad indicare la singola componente: pertanto, qualora si volesse utilizzare un sinonimo della parola “processore”, possiamo adoperare il corretto termine tecnico “CPU” (dall’inglese, Central Processing Unit). Il concetto di chipset, infatti, racchiude anche il processore, ma include quel complesso di antenne atte alla ricezione delle connessioni via etere. Possiamo parlare – ad esempio – di chipset predisposti alle connessioni 5G o di processori con una potenza più o meno elevata.
In definitiva, quindi, si definisce processore l’unità atta ad eseguire i calcoli che consentono il funzionamento del software e di tutte le altre componenti. Se immaginassimo le componenti hardware di un dispositivo in modo gerarchico, troviamo il processore all’apice della velocità di esecuzione.
Qual è il compito di un processore?
Il processore esegue i calcoli che vengono impartiti dal software. Tuttavia, il dialogo tra questo ed il software vero e proprio con cui c’interfacciamo tutti i giorni utilizza dei veri e propri “traduttori”, i quali, traducono in “linguaggio macchina” (ossia binario) gli input provenienti dall’utente. A sua volta, il processore – una volta terminato il calcolo – esegue il compito espresso, delegando alle altre altre componenti hardware i rispettivi compiti. Le tempistiche secondo cui questi processi si consumano sono andate man mano riducendosi nel corso dei decenni. Ad oggi non ci facciamo problemi a concepire come “entry-level” un dispositivo che abbia una CPU “multi core” (ad esempio, otto) con una frequenza di 2,0 GHz. Ma cos’è esattamente la frequenza?
Un processore dev’essere in grado di eseguire un ben determinato numero di operazioni (cicli) al secondo. La frequenza non è altro che il quantitativo di cicli terminati dalla CPU entro un secondo di tempo. Facciamo alcuni esempi concreti:
- 1 MegaHertz (MHz) equivale ad un milione di cicli al secondo.
- 500 MegaHertz (Mhz) equivalgono a 500 milioni di cicli al secondo.
- 1 GigaHertz (GHz) equivale ad un miliardo di cicli al secondo.
- 3,2 Gigahertz (GHz) equivalgono a 3 miliardi e 200 milioni di cicli al secondo.
Come selezionare il processore migliore per smartphone?
- Scelta del sistema operativo. Android o iOS? La gestione dell’hardware è diversa da parte di ciascun software. Tuttavia, dato l’evidente bisogno di potenza del sistema di casa Google, è consigliabile mantenersi su livelli piuttosto alti di potenza di un processore. La motivazione risiede in una maggiore predisposizione al supporto degli aggiornamenti software da parte del produttore. In buona sostanza, con un terminale Android, maggiori sono le potenze, migliori sono le probabilità che questo funzioni in modo costantemente fluido nel lungo periodo. Per ciò che riguarda iOS, data la sua capacità di “cucire” il software addosso a tutto il comparto hardware, qualsiasi potenza andrà bene, a patto che non cerchiate delle funzionalità in particolare.
- Accertatevi che la memoria RAM sia commisurata alla potenza del processore. L’hardware dei dispositivi si può concepire come una grande squadra. Un eventuale elemento debole può creare non poche noie. Così come in un qualsiasi sport, anche il processore ha bisogno della sua spalla destra per funzionare a dovere. La RAM (Random Access Memory), è la memoria volatile che ha il delicato compito di fare da “ponte” tra processore e memoria interna. Il quantitativo di RAM si esprime in Gygabyte e dev’essere commisurato alla tipologia di processore: generalmente, maggiore è la RAM, migliori sono le performance generali.
- Tenete conto delle fasce di prezzo. Per spiegare nel dettaglio questo punto non si possono che fare degli esempi concreti. Un cellulare Android di fascia entry – level in configurazione ottimale, deve avere un processore non inferiore ai 2.0 GHz di frequenza e 4GB di RAM. Un dispositivo di media gamma ha – solitamente – un processore con una frequenza non inferiore ai 2,2 GHZ accompagnato da 6/8 GB di memoria RAM. I modelli top di gamma non scendono mai sotto i 2,7 GHz di frequenza ed hanno 8/12/16GB di memoria RAM.
Smartphone con processori prestazionali: quali sono i migliori marchi?
- Xiaomi. Questo marchio cinese è leader nella produzione di smartphone qualitativamente elevati in rapporto al prezzo d’acquisto. I processori mediamente equipaggiati hanno potenze di rilievo e ciascuna generazione di prodotti si mantiene costantemente al passo coi tempi. Xiaomi è proprietaria dei marchi “Redmi” e “Pocophone”: tutta la componentistica hardware dei prodotti a marchio Xiaomi è condivisa anche con questi brand. In poche parole, questo colosso della telefonia propone tre linee di prodotti e tre diversi modi di concepire il rapporto qualità/prezzo.
- Oppo. Un altro colosso cinese assolutamente degno di nota è Oppo. I processori montati su questi smartphone sono ottimizzati ed affiancati a moduli molto ricchi di memoria RAM. Anche in questo caso, il rapporto qualità/prezzo è una costante! Il design dei prodotti – inoltre – è molto ricercato e diverso da qualsiasi altro marchio.
- Samsung. Il brand coreano fa storia a sé, data la sua esperienza pluridecennale nell’ambito della telefonia. Tutti i prodotti sono realizzati con cura estrema del dettaglio ed i processori installati hanno sempre delle grandi performance. Non dimentichiamo – inoltre – che Samsung produce in modo autonomo i suoi chipset soprattutto su alcuni modelli top di gamma! Dagli smartphone esclusivi a quelli con rapporto qualità – prezzo elevato, Samsung offre un’opzione per qualsiasi tipologia di utente.
- Apple. Il marchio californiano fa un po’ storia a sé, data la sua esperienza di utilizzo diversa da qualsiasi altro tipo di cellulare. Qui tutto mira all’ottimizzazione degli utilizzi, alla cura maniacale del dettaglio e alla fluidità di sistema. Il merito va a processori performanti ed ottimizzati per i singoli modelli.
- Huawei. Questo colosso cinese, analogamente a Samsung, produce alcuni dei chipset presenti sui propri prodotti. Il rapporto qualità/prezzo è alto, soprattutto sui modelli di media gamma.
- Realme. Un altro produttore di smartphone che sta facendo la voce grossa è senz’altro Realme. La componentistica hardware è di assoluto rilievo, a partire dai processori. In generale, il rapporto qualità/prezzo è assolutamente degno della galassia di Xiaomi ed Oppo.
pubblicato da Francesco Bellotti
Superpromo.it
Fonte: sceltacellularieaccessori.it
1 commento
Ho preso un Realme C53 CON PROCESSORE 1,800, RAM 6, 128 IL PROCESSORE è troppo basso?